La Federal Reserve (Fed) ha annunciato oggi che i tassi di interesse rimarranno invariati per la terza volta consecutiva, raggiungendo il livello massimo dalla data di massima da 22 anni. L’obiettivo della Fed è riportare l’inflazione nel range del 2%.
Nonostante gli ultimi dati economici abbiano mostrato un rallentamento della crescita economica negli Stati Uniti, l’occupazione rimane stabile e il tasso di disoccupazione è basso. Tuttavia, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha dichiarato che il rischio di recessione nel 2024 non può essere escluso e che l’obiettivo del 2% di inflazione sarà raggiunto solo nel 2026.
Le previsioni indicano un graduale abbassamento dei tassi di interesse a partire dal 2024. Le proiezioni macroeconomiche mostrano una diminuzione dei tassi di interesse nel 2024 e nel 2025, mentre nel 2026 si manterranno stabili al 2,9%.
Powell ha ribadito che saranno necessari ulteriori progressi per raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2%. Durante la conferenza, ha sottolineato che le condizioni finanziarie restrittive potrebbero influenzare l’attività economica, l’occupazione e l’inflazione.
Questo annuncio ha portato ad un’apertura debole di Wall Street, con gli investitori in attesa delle decisioni della Fed. L’economia statunitense è considerata uno dei principali driver del mercato azionario globale, pertanto gli operatori finanziari si mantengono in attesa di ulteriori sviluppi.
In conclusione, la Fed ha deciso di mantenere i tassi di interesse invariati per la terza volta consecutiva, mostrando una certa cautela riguardo all’andamento dell’economia e dell’inflazione. L’obiettivo del 2% di inflazione potrebbe non essere raggiunto prima del 2026, ma il presidente Powell ha sottolineato la necessità di ulteriori progressi per raggiungere tale obiettivo. Gli effetti di questa decisione si stanno facendo sentire anche sui mercati finanziari, con un’apertura debole di Wall Street.
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