Il gruppo Uber è pronto a fare il suo ingresso nell’S&P500, l’indice di riferimento della borsa americana, a partire dal 18 dicembre. Questa notizia ha immediatamente fatto registrare un aumento del 6% nei titoli della società.
L’ingresso di Uber nell’S&P500 è una mossa di grande importanza, che permetterà al titolo di essere incluso negli acquisti degli Etf, i fondi indicizzati che replicano l’andamento di un indice di riferimento.
Attualmente, Uber ha un valore di borsa di ben 118 miliardi di dollari e tra i principali azionisti troviamo Morgan Stanley, Fidelity, Vanguard, Blackrock e Jp Morgan.
Nonostante la sua fondazione risalga al 2009, Uber non è ancora riuscita a chiudere un bilancio in utile. Tuttavia, gli investitori continuano a scommettere sull’arrivo di futuri profitti, puntando sulla crescita del settore dei trasporti, sempre più basato sui servizi di ride-hailing.
Al momento, Uber è considerata una società “zombie”, che sopravvive grazie a continue infusioni di capitale. Uno dei finanziatori più significativi è l’Arabia Saudita, che ha investito ingenti somme nella società.
L’ingresso di Uber nell’S&P500 rappresenta quindi una svolta importante per l’azienda, che potrà beneficiare del maggior interesse degli investitori e dell’accesso ai fondi indicizzati. Resta da vedere se questo passo porterà finalmente alla chiusura di un bilancio in utile per Uber e all’uscita dallo status di società “zombie”.
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