Il presidente italiano Sergio Mattarella ha recentemente sottolineato il fallimento della società nel promuovere rapporti paritari tra donne e uomini come causa principale delle violenze contro le donne. Durante un discorso pubblico, Mattarella ha evidenziato la necessità del lavoro delle istituzioni, delle associazioni, del mondo produttivo, della scuola e della cultura per promuovere un cambiamento culturale che rispetti i diritti delle donne.
L’omicidio di Giulia Cecchettin e altri atti di violenza hanno scosso profondamente il paese, e Mattarella ha sottolineato che una società civile non può accettare tali aggressioni e omicidi. Ha rafforzato l’importanza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne come richiamo a un impegno personale e collettivo per porre fine alla violenza di genere.
Il presidente ha affermato che la persistenza di questo fenomeno richiede un approccio più profondo, che vada oltre le analisi di psicologia sociale e richieda la partecipazione di tutti i settori della società. Ha sottolineato che il numero di donne vittime di violenza riflette la presenza di un problema diffuso, che non può essere contrastato solo con reazioni occasionali di indignazione, ma richiede un vero cambiamento culturale, in cui donne e uomini lavorino insieme per creare una società migliore basata sulla differenza e solidarietà.
Mattarella ha richiamato l’importanza della Convenzione di Istanbul, alla quale l’Unione Europea ha aderito, come strumento importante per promuovere l’uguaglianza di genere e i diritti delle donne. Ha inoltre indicato la necessità di promuovere l’autodeterminazione e l’eguaglianza dei diritti delle donne come base per gli interventi contro la violenza di genere.
In conclusione, il discorso del presidente Mattarella ha messo in luce la grave situazione delle violenze contro le donne in Italia e ha evidenziato la necessità di un impegno collettivo per porre fine a questa piaga sociale. Ha invitato la società nel suo complesso a lavorare insieme per creare un cambiamento culturale radicato, in cui l’uguaglianza e i diritti delle donne siano rispettati e promossi.
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