Lo spread tra i titoli di stato italiani (BTp) e i Bund tedeschi è sceso grazie al calo del prezzo del petrolio. I rendimenti dei BTp sono ora ai minimi registrati a settembre. Il prezzo del petrolio è crollato di oltre il 5%, influenzando positivamente il differenziale di rendimento tra i due paesi.
Inoltre, l’inflazione sta calando più rapidamente delle attese, portando ad una revisione delle politiche monetarie della Federal Reserve degli Stati Uniti (Fed) e della Banca Centrale Europea (BCE). Entrambe le istituzioni hanno affermato che non alzeranno più i tassi d’interesse a breve termine.
Secondo le previsioni, si prevede che ci saranno quattro tagli dei tassi d’interesse sia in America che in Europa entro il periodo tra giugno e dicembre 2024. Questo stimolerà l’economia e consentirà una maggiore liquidità nei mercati finanziari.
Tuttavia, l’inflazione è destinata a calare ulteriormente, poiché i rendimenti in America ed Europa si trovano ai minimi registrati a settembre. L’instabilità economica e le continue incertezze sui mercati finanziari stanno contribuendo a mantenere bassi i rendimenti.
Infine, è in attesa la decisione dell’agenzia di rating Moody’s. I mercati finanziari sono nella speranza che l’agenzia migliori il rating del debito italiano, favorendo così un’ulteriore riduzione dello spread tra i BTp e i Bund tedeschi.
In conclusione, l’andamento del prezzo del petrolio, l’inflazione in calo e le politiche monetarie degli Stati Uniti e dell’Europa stanno influenzando significativamente i mercati finanziari. Gli investitori sono nella speranza che ci siano ulteriori miglioramenti nella stabilità economica e nelle prospettive di crescita.
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