Il Papa torna a parlare della guerra in Israele e Palestina durante l’udienza ai partecipanti della Consulta dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Nel discorso, il Papa ha sottolineato la tragedia che si sta consumando in Terra Santa, nei luoghi dove il Signore è vissuto e ha insegnato l’amore, il perdono e il bene per tutti.
Durante l’incontro, il Santo Padre ha espresso profondo dolore per le sofferenze tremende che colpiscono tanti innocenti sia da parte israeliana che palestinese. Ha sottolineato anche la sua unità spirituale con i partecipanti della Consulta, condividendo il loro dolore e preoccupazione per la situazione attuale.
Il Papa ha sottolineato il ruolo della Chiesa Madre di Gerusalemme e la sua profonda preoccupazione per la crescita della violenza e del conflitto nella regione. Ha implorato il dono della pace per tutti coloro che abitano in quella terra martoriata, pregando affinché vengano trovate soluzioni pacifiche e durature per porre fine alla sofferenza degli innocenti.
Nel suo appassionato discorso, il Papa ha ricordato ai presenti la centralità della pace nella fede cristiana e ha invitato tutti a fare tutto il possibile per favorire la riconciliazione tra le due parti coinvolte nel conflitto, testimoniano così l’amore e la misericordia di Dio per tutta l’umanità.
Il messaggio del Papa è stato accolto con profonda gratitudine e speranza da parte dei partecipanti della Consulta. Essi si sono impegnati ancor di più ad agire come agenti di pace e riconciliazione, cercando di porre fine alle sofferenze nelle loro comunità e lavorando per costruire ponti di dialogo e comprensione tra israeliani e palestinesi.
La visita del Papa e il suo appello per la pace in Terra Santa sono stati un segno di speranza per tutti coloro che cercano una soluzione pacifica per il conflitto. La sua voce si è unita a quella di tanti altri che credono nel potere del dialogo e del rispetto reciproco per superare le divisioni e costruire un futuro di pace e giustizia per tutti. Queste parole rimarranno nel cuore e nella mente di molti, specialmente di coloro che vivono nella terra dove Gesù ha camminato e insegnato.