Enel, il colosso dell’energia elettrica, ha pubblicato i risultati dei primi nove mesi dell’anno e nonostante una flessione dei ricavi rispetto al 2022, ha registrato una crescita in diversi settori.
I ricavi dell’azienda si sono attestati a 69,534 miliardi di euro, con una diminuzione del 34,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante questo dato negativo, l’Ebitda ordinario è invece aumentato del 29,3% raggiungendo i 16,4 miliardi di euro grazie all’ottima performance del settore integrato.
Inoltre, il risultato netto ordinario ha fatto registrare un incremento del 65,2%, salendo a 5,033 miliardi di euro, mentre l’utile netto di gruppo è aumentato del 141,9% raggiungendo i 4,253 miliardi di euro.
Da segnalare anche l’aumento dell’indebitamento finanziario netto, che si è posizionato a 63,312 miliardi di euro. Tuttavia, gli investimenti sono diminuiti, scendendo a 8,759 miliardi di euro.
Il consiglio di amministrazione ha deliberato un acconto sul dividendo per il 2023 pari a 0,215 euro per azione, confermando la politica di acconto sui dividendi per l’anno successivo.
Infine, la società ha rivisto al rialzo la sua guidance per l’esercizio 2023, prevedendo un Ebitda ordinario compreso tra 21,5 e 22,5 miliardi di euro e un utile netto ordinario tra 6,4 e 6,7 miliardi di euro.
Questi risultati positivi dimostrano la solidità e la capacità di adattarsi del gruppo Enel in un settore in costante evoluzione come quello dell’energia. La società ha continuato ad investire nella crescita e nello sviluppo, puntando sull’integrazione di diverse attività per ottenere risultati significativi.
L’azienda si conferma dunque un punto di riferimento nel settore energetico, mettendo in atto strategie innovative e ambiziose per continuare a crescere e ad affrontare le sfide future. I risultati ottenuti nei primi nove mesi del 2023 rappresentano un segnale di fiducia per gli azionisti e un’ottima base su cui costruire per il futuro.
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