Il segretario generale della Protezione civile greca ha dichiarato lo stato di emergenza nell’area municipale di Rodi Sud a causa degli incendi che stanno bruciando l’isola da sei giorni. Gli incendi, ancora fuori controllo, hanno già distrutto una vasta area di foresta, alberghi e abitazioni.
Per contrastare le fiamme, i pompieri stanno scavando dei fossati tagliafuoco per impedire che si propaghino ulteriormente. Inoltre, sono in atto operazioni di evacuazione, inclusa quella del monastero di Tharri.
Finora, circa 30.000 persone sono state evacuate, di cui duemila sono state trasportate via nave verso le spiagge più sicure. Elicotteri e aerei stanno sganciando acqua sulle aree colpite dagli incendi.
Più di 200 vigili del fuoco, supportati da 39 mezzi di soccorso, sono impegnati nello spegnimento delle fiamme. Le autorità hanno anche invitato i cittadini a spostarsi verso la città di Rodi, secondo un messaggio del numero di emergenza 112.
La circolazione sull’isola è attualmente congestionata, e il Ministero degli Affari Esteri italiano, la Farnesina, consiglia di non recarsi a Rodi. Inoltre, la Protezione Civile greca ha organizzato centri di accoglienza e raccolta per facilitare i trasporti verso l’aeroporto e i porti, al fine di consentire l’imbarco verso altre destinazioni.
Al momento, la località di Lindos è considerata al sicuro, ma la situazione resta molto critica sull’intera isola.
Infine, Alpitour sta anticipando i rientri dei propri clienti presenti a Rodi, organizzando diversi voli.
Per ricevere aggiornamenti e comunicazioni ufficiali, si consiglia a tutti i cittadini di registrarsi sul sito www.dovesiamonelmondo.it e di scaricare l’App ‘Unità di Crisi’. Queste risorse permettono di rimanere costantemente informati sull’evolversi della situazione.
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