L’incremento dei tassi deciso dalla Banca Centrale Europea (Bce) sta causando un notevole aumento delle rate dei mutui a tasso variabile. Secondo quanto riportato da Facile.it e Mutui.it, per un mutuo medio di 126.000 euro con durata di 25 anni, la rata aumenterà di circa 760 euro. Ciò rappresenta un incremento del 66% rispetto all’inizio del 2022.
Questa situazione preoccupante è evidenziata anche dai Futures sugli Euribor, che indicano che il picco dei tassi di interesse è ormai alle porte. Si prevede che tale picco raggiungerà il 3,90%, mentre attualmente l’indice è già al 3,80%.
Tuttavia, ci sono anche delle buone notizie per i mutuatari. A partire da gennaio, si prevede che l’indice gradualmente diminuirà, alleviando così la pressione sulle rate dei mutui. Questa prospettiva potrebbe portare un po’ di sollievo a coloro che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile e che si preoccupano degli aumenti futuri.
Nonostante queste proiezioni positive, i mutuatari sono comunque invitati a valutare attentamente la propria situazione finanziaria e a pianificare adeguatamente il proprio bilancio per far fronte a questi aumenti delle rate dei mutui. È importante consultare esperti finanziari ed entrare in contatto con le proprie banche per ricevere consigli e assistenza nell’affrontare eventuali difficoltà che potrebbero derivare da questa situazione.
In conclusione, l’incremento dei tassi deciso dalla Bce sta avendo un impatto significativo sulle rate dei mutui a tasso variabile. Molti mutuatari si troveranno a dover pagare rate più alte, ma c’è la speranza che a partire da gennaio la situazione possa migliorare gradualmente. Nel frattempo, è fondamentale pianificare il proprio bilancio in modo responsabile e cercare assistenza qualificata per gestire questa situazione economica complessa.
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